Da molti anni il Coordinamento Federale di Roma opera alacremente nel tentativo di far crescere la pratica del ballo dilettantistica, per avvicinarla il più possibile agli sport ufficiali. Va detto che molte volte ci siamo scontrati con muri di gomma, dogmi incomprensibili e "chiusure mentali" verso l'innovazione, che fanno parte del cambiamento fisiologico del tempo che scorre e che vede le ultime generazioni nate praticamente in questo attuale nuovo mondo tutto virtuale, che nel bene e nel male, negli ultimi anni ha modificato radicalmente il vivere la nostra giornata quotidiana anche a noi adulti. Ma di tutto questo rapido cambiamento tecnologico della società contemporanea, ci sembra che solo il mondo del ballo da gara, non ne tiene conto e ci da l'impressione che voglia continuare a restare chiuso nel suo guscio, a difendere chissà quali suoi interessi di sempre, operando ancora con vecchi sistemi. Questo è quanto a noi ci appare dal di fuori e da queste analisi che da anni sviluppiamo e ponendoci come obiettivo la crescita e l'adeguamento alle mode di oggi del ballo da gara è nato poco prima della competizione dell'8 ottobre scorso avendo registrato agli organi competenti la denominazione, al fine di non avere altri doppioni nel comparto, visto che purtroppo il mondo del ballo vive di copia e incolla, "il Gran Premio delle Città", una nuova categoria di ballo a ranking inserita nel collaudato Gran Premio del Lazio, dove i club dovranno gareggiare assumendo la denominazione della città, paese, quartiere, zona, contrada dove operano o che vogliono rappresentare nel ballo. Praticamente alla pari di quanto avviene per esempio nel calcio o in altri sport a squadre. - La gara prevede 1 balletto in coregorafia libera , le modalità sono indicate nella locandina. Consigliamo di iscrivervi subito al campionato per acquisire ufficialmente il nome della città preferita o che intendete rappresentare nella gara di ballo. E' anche un modo per diversificare le donominazioni dei Club spesso similari o uguali perchè i nomi delle scuole e associazioni vengono composti con anagrammi ricavati dai nomi dei maestri, che di fatto personalizzano molto il comparto, dando all'esterno l'idea di una struttura monocratica diretta da una sola persona, quando invece le associazioni, anche quelle sportive devono per legge autoregolarsi per operare in modo democraticamente pluralistico con tutti i soci con cui si sostiene.